Avraham Mocada, ebreo livornese, ex giacobino deluso, torna a Roma dalla Francia in missione segreta e partecipa attivamente alle vicende della Repubblica giacobina del 1798-99. A Roma Avraham ritrova i vecchi amici ebrei (alla loro prima emancipazione dopo l'istituzione del ghetto nel 1555), alcune vecchie fiamme e un figlio non suo che egli adotta come suo. Nella migliore tradizione del romanzo storico, le vicende di Avraham si intrecciano con quelle di reali personaggi storici, a formare il quadro del radicale cambiamento dei costumi e della sensibilità politica e religiosa a Roma sullo scorcio del secolo delle rivoluzioni e dell’avvento della modernità.
[Oreste Tappi]
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