MOTO PERPETUO. Musicalmente, quella composizione basata sulla ripetizione della stessa figurazione ritmica. Genericamente, anche la vivacità che impedisce di restare fermo o immobile; come quella che contraddistingue i personaggi di questo avvincente intreccio svolto fra (e sotto) i portici di Bologna; personaggi che, spinti dall'amore eccessivo, dall'amore folle, si muovono attraverso un susseguirsi, meticolosamente compassato, di luci ed ombre. Un MOTO PERPETUO. In una città, indifferente a volte, permalosa altre, che anziché chiudere un occhio, spesso preferisce chiuderli tutt'e due, a seconda del caso. Un MOTO PERPETUO.
[Claudio Alamán Díaz]
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